Nove produzioni del Teatro Stabile dell’Umbria inaugurano la stagione 2020/21
Dopo l’interruzione della stagione teatrale nella primavera di quest’anno, a settembre in Umbria si torna a teatro, con tutte le cautele del caso, a partire da Perugia Meno posti sì, ma anche più turni e spettacoli. Mascherine certo, ma una volta seduti e debitamente distanziati, si potrà respirare in libertà. E poi quei palchi per congiunti ed una platea, quella del Teatro Morlacchi, che accoglierà, si vocifera, un importante ricevimento mondano. Uno ambientato nella Russia aristocratica dell’era napoleonica che trasformerà la platea del teatro civico nello spazio scenico di una trasposizione teatrale. Protagonista di questa nuova impresa, insieme a Stefano Fresi, Giordano Agrusta, Caroline Baglioni e Carolina Balucani (per fare solo alcuni dei tanti attori coinvolti) sarà la squadra vincente de Il Maestro e Margherita. Dopo Bulgakov, a cimentarsi con un altro grande nome della letteratura russa ed internazionale torna infatti il duo Baracco-Russo. E firma per il Tsu, rispettivamente, regia e riscrittura di Guerra e pace. Una nuova ambiziosa produzione, anzi due, visto che dal capolavoro di Tolstoj sono nati due distinti lavori. Vorrei scrivere in tratti di fuoco a cura di Andrea Baracco che insieme a Caroline Baglioni ha elaborato il coordinamento drammaturgico di uno “spettacolo non tradizionale” proponendo una rilettura del romanzo attraverso ritratti sonori che si sposteranno in diverse location cittadine tra settembre ed ottobre. E Guerra e Pace che sarà dal 28 ottobre al 22 novembre al Teatro Morlacchi (riscrittura di Letizia Russo, regia di Baracco). Ma non solo questo. Si proseguirà infatti con Dall’inferno all’infinito, di e con Monica Guerritore, dal 4 all’9 dicembre. e Moving with Pina, venerdì 18 e sabato 19 novembre, di e con Cristiana Morganti. L’avanprogramma del Morlacchi è stato presentato giovedì scorso al Teatro Cucinelli di Solomeo dal direttore del Teatro stabile dell’Umbria, Nino Marino, alla presenza del rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero e del re del cachemire italiano, anche presidente del Teatro stabile dell’Umbria ed insieme a sua moglie socio sostenitore dello Stabile con la Fondazione Brunello e Federica Cucinelli Solomeo.
Le altre produzioni Tsu in scena nel 20/21
Biennale Venezia Teatro
La tragedia è finita, Platonov di Liv Ferracchiati sarà alla Biennale Venezia Teatro, Teatro delle Tese, domenica 20 settembre, mentre sempre alla Biennale Teatro il 22 settembre, al Teatro Goldoni, sarà la volta di La città morta di Gabriele Dannunzio, adattamento e regia di Leonardo Lidi (produzione Tsu e la Corte Ospitale).Ed il 23 settembre, al Teatro Piccolo Arsenale, Niente di me di Arne Lygre (produzione Teatro Piemonte Europa, Tsu e Centro teatrale bresciano).
Altri teatri e spazi scenici
Raffaello il figlio del vento di e con Matthias Martelli (produzione Tsu, Doc servizi in collaborazione con Comune di Urbino, Regione Marche e Amat) andrà in scena al Teatro Sanzio di Urbino il 16 ottobre, mentre Corale 2020, viaggio a piedi tra Roma e Preci con Un fiume è giunta al suo quarto anno con l’arrivo a Preci dopo 12 giorni di cammino e due di residenza. Tre i progetti sviluppati intorno all’azione collettiva/esplorativa che ha disegnato un solco artistico lungo 169 km tra centro e periferia: Corale come azione, il progetto filmico ed il progetto editoriale.
Per aspera ad astra, come riconfigurare il carcere attraverso la cultura 2020-21
Alla casa circondariale di Capanne (Perugia) è stato creato Terra Nullius di Vittoria Corallo. Una scrittura nata dalla lettura de Gli Uccelli di Aristofane in un laboratorio che ha visto come partecipanti i detenuti della sezione penale maschile, un professore ed alcune studentesse del quinto ginnasio del Liceo Mariotti di Perugia. La ripartenza è in programma a settembre 2020.
Chi ha paura di Virginia Woolf di Edward Albee, per la regia di Antonio Latella, andrà in scena il 21 marzo al Teatro Nuovo di Spoleto.