Storia dell’alimento divino che sconvolse l’Europa
A partire dalla scoperta del piacere proibito nelle corti europee oltre 25 articoli pubblicati su Respiro Magazine ne esaminano gli aspetti più disparati. Perchè abbiamo scelto di raccontare la storia del cioccolato sul nostro magazine? Molta storia europea percorre le rotte del cioccolato, ne sono testimonianza i diari del Seicento tenuti da grandi navigatori e commercianti e l’interesse crescente che venne registrato a partire dalla sua diffusione nei paesi europei. Abbiamo approfondito il motivo per cui, da sempre, il cioccolato è sinonimo di emancipazione e libertà. I risultati sono approfondimenti su cioccolato storia e rivoluzioni che l’alimento divino portò in Europa. A partire dalla storia della scoperta del cacao per proseguire con la coltivazione dell’albero del cacao e con le tecniche di produzione del cioccolato. Ma non si fermano lì.
Gli esploratori italiani scrivono la storia del cioccolato europeo
Abbiamo rovistato archivi, letto libri antichi e raccolto fonti autorevoli, visto film e visitato mostre e luoghi del cioccolato per accontentare i gusti di un pubblico vario ma legato da un’unica grande passione per la storia dell’alimento divino che continua a portare momenti di felicità nella vita di ciascuno. Un primo importante risultato delle nostre ricerche è la scoperta che molti dei protagonisti della storia del cioccolato, celebri o sconosciuti ai più, nacquero in Italia. Non molti sanno, infatti, che decisivi furono i contributi che esploratori, scienziati e letterati italiani apportarono alla scoperta del cacao e alla diffusione e allo sviluppo della cultura del cioccolato in Europa. Parliamo qui non solo di viaggiatori, commercianti, inventori e divulgatori ma anche di imprenditrici, scrittori e poeti italiani di rilevanza internazionale. In fondo alla pagina troverete tutti i link agli articoli contenuti nella nostra raccolta.
Fernando Colombo, figlio illegittimo di Cristoforo
Se il cacao conobbe un uso sacro e alimentare nell’America centro-meridionale molto prima della sua scoperta europea, di certo la storia del cioccolato è soprattutto europea e ha una data d’inizio: 1502. Come dicevamo, correva l’anno 1502 quando si consumò il primo documentato incontro di un europeo con le fave di cacao. A quei tempi Fernando Colombo era poco più di un bambino. Non aveva infatti compiuto nemmeno 14 anni quandò partì insieme a suo padre e a suo zio per un viaggio che gli avrebbe cambiato la vita. Nato a Cordoba dall’unione illegittima tra Cristoforo e Beatriz Enríquez de Aran, il 15 agosto 1488, Fernando scoprirà in sé, in quel primo durissimo viaggio, una sete di conoscenza che lo guiderà a nuovi viaggi ed imprese.
Cioccolato storia dell’alimento divino nell’arcipelago di Bahia
Navigatore, cosmografo e fondatore della celebre Biblioteca Fernandina (poi Colombina), Fernando Colombo scriverà una importante biografia di suo padre Cristoforo Historia del Almirante Don Cristobal de Colón che verrà tradotta in italiano solo dopo la sua morte avvenuta a Siviglia nel 1539 (Historie della vita e dei fatti di C. C. per don Fernando Colombo suo figlio, Venezia 1571).In Historia del Almirante Don Cristobal de Colón, Fernando racconta quello che si può definire come forse il primo incontro di un europeo con una fava di cacao. Correva l’anno 1502 quando lui stesso per puro caso scoprì il seme di un frutto che diventerà fondamentale per i gusti e l’economia d’Europa. Si trovava con suo padre nell’arcipelago di Bahia, di fronte alla costa della Isla de los Pinos (Guanaja) quando potè osservare un fatto curioso.
La corte di Spagna riceve le prime fave di cacao
Durante una consegna a bordo vide cadere sul pontile alcuni frutti simili ad una mandorla. Subito i commercianti autoctoni si gettarono a raccoglierli, “come se avessero perso un occhio”, con la foga di chi sta raccogliendo qualcosa di molto prezioso. Colpito da quel fatto, Fernando Colombo, futuro fondatore della prestigiosa Biblioteca Colombina, che ai suoi tempi constava di un patrimonio librario di circa quindicimila colli, capì subito che quei semi simili ad una mandorla erano molto importanti. Quando quel viaggio terminò, e padre e figlio furono di nuovo in Spagna con il loro prezioso carico, fu Cristoforo a promuovere il frutto esotico alla corte di Spagna. Ma i tempi non erano ancora maturi per il suo arrivo. Non se ne conosceva ancora il giusto utilizzo né l’arte della sua raffinazione, il gusto della fava di cacao risultava perciò troppo amaro e inusuale per i palati europei. Fu infatti nel corso del Seicento che il consumo di cioccolato si diffuse in Europa.
Cioccolato storia di uomini e scoperte nei diari di viaggio del Seicento.
A ricostruire la cultura del cioccolato sono proprio i diari di viaggio di quel secolo ricco di novità.Fu nel corso del XVII secolo si diffuse il consumo di cioccolato nelle corti ed i caffè europei. Uno dei primi diari di viaggio contenente informazioni sull’uso ed il consumo del cioccolato, e sulla coltivazione degli alberi di cacao, proviene da Francesco Carletti, un commerciante fiorentino che risulta anche il primo viaggiatore ad intraprendere il giro del mondo in solitario, senza avvalersi di una spedizione organizzata. Prima della sua morte avvenuta nell’anno 1636 Carletti consegnò a Ferdinando I de’ Medici il suo diario di viaggio „Ragionamenti, pubblicato postum nel 1701, prima in italiano e poi tradotto in altre lingue. Un contributo prezioso che troverà a Firenze terreno fertile allo sviluppo di nuove tecnologie per la produzione del cioccolato.
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