danza contemporanea e formazione

Danza contemporanea e formazione

danza contemporanea

La danza continua per chi resta

Al Teatro Bertolt Brecht di Perugia, domenica 13 ottobre, è andato in scena Oltre, uno spettacolo che rappresenta un doppio debutto. Da un lato la sintesi e l’approdo di un percorso di formazione nato un anno fa. Dall’altro un tuffo nella danza contemporanea che ha portato a teatro, in una piacevole giornata d’ottobre, tanti giovani e giovanissimi, fino a riempire buona parte dei posti in sala. L’entusiasmo per la danza è a volte tanto catartico quanto la danza stessa, soprattutto quando dietro ad una intelligente proposta formativa c’è una visione lungimirante e alternativa. Ne parliamo con Debora Renzi, insieme a Mattia Maiotti, l’ideatrice del progetto Piuma.
Come è nato il progetto Piuma?
È nato dalla volontà, mia e di Mattia, di offrire una formazione avanzata nella danza rivolta a quelli che restano. Danzatori e danzatrici per i quali la danza non è diventata una professione che, ahimè, spesso conduce fuori dai confini nazionali. Ci è venuta quindi l’idea di creare uno spazio tra formazione e professione in cui capitalizzare i propri percorsi individuali continuando a coltivare una passione inseguita per anni. Nel corso degli anni ci è capitato spesso di sentire la tristezza di quelli che, in qualche modo e per vari motivi, si sono sentiti costretti ad abbandonare la danza, una condizione che non rende giustizia a tutto il lavoro e a all’amore di molti danzatori per il percorso intrapreso. Perché la passione è passione, a prescindere. La nostra idea è stata quella di offrire l’opportunità di una ricerca più approfondita. Così lo scorso ottobre abbiamo pubblicato il primo bando. Da lì è stato costituito un gruppo di tredici ragazzi dai 17 ai 30 anni.
È stata fatta una selezione?
Sì, a prescindere dai percorsi, il corpo deve essere pronto a ricevere gli stimoli giusti per comunicare.

Percorsi incrociati

Debora Renzi e Mattia Maiotti

Oltre, il progetto formativo Piuma 2024

Oltre” è il risultato del progetto formativo Piuma. Un lavoro di ricerca che ha portato le danzatrici in scena a riflettere sul concetto di confine, ma anche il desiderio umano di trascendere tali barriere. È un atto di coraggio, di sfida, ma anche di vulnerabilità, perché implica un’apertura verso l’ignoto. Le danzatrici incarnano il desiderio di andare oltre anche solo alzando lo sguardo verso l’infinito, quell’ infinito che ci ridimensiona nella nostra materia e così facendo ci permette anche di avere uno scopo da raggiungere, portandoci ad una maggiore consapevolezza sulla strada da percorrere.

Regia e coreografia: Mattia Maiotti e Debora Renzi
Assistente: Diletta Duranti

Danzatrici: Apostolico Emma, Belli Gaia, Blois Margherita, Bregliozzi Michela, Catana Giorgia, Desideri Elisa, Duranti Diletta, Faloci Lucia, Mobilia Costanza, Polchi Sofia, Rizzo Maria Luisa, Sarti Alessandra, Urbani Lucia.

Musica: A.A V.V

Disegno luci: Massimiliano Monsù – Music boulevard

Grafica e video: Mattia Maiotti

Progetto in collaborazione con Spazio Mai Movement art is