Commercio e creatività artistica, l’anima di un evento che piace. A Villa Taticchi si festeggiano dieci anni di cene con delitto e di felice collaborazione con La Sarabanda Teatro.
Metti una sera di un piovoso novembre in un’antica residenza poco distante da Perugia. Fuori imperversa un temporale ma entri attraversando un corridoio coperto da volte a crociera e ti accoglie un grande camino affrescato dove arde un fuoco vivo. Immancabilmente alzi gli occhi al soffitto che appare in tutta la sua verticalità, come in una cattedrale gotica. Ti guardi intorno.
Come una cinta di stoffa srotolata scendono giù una lingua di scalini calati dal cielo, un invito a visitare i piani alti.
Porte e porticine di varie grandezze continuano il gioco asimmetrico degli spazi. Una balconata, scandita da archetti a tutto sesto, si affaccia sull’atrio, appositamente trasformato in sala da pranzo. Tutto è pronto per un’altra avvincente cena con delitto a Villa Taticchi.
A cena con l’assassino
Mentre fuori tuona ti aggiri per l’atrio simulando disinvoltura. Hai portato con te qualche amico ma gli altri, tutti gli altri ospiti, che ora stanno entrando in piccoli gruppi, sono dei perfetti sconosciuti. Tra di loro forse c’è anche l’assassino. Chi lo sa? Cerchi di scorgere nei loro volti qualche segno di familiarità. Inutilmente. E sei ancora intento ad osservarli quando ti accorgi che gli occhi di una dolce infante, ritratta in un’epoca lontanissima, sono puntati proprio su di te. Sì su di te e su tutti gli altri ospiti. Una settantina. Un brivido ti percorre la schiena. Sai con certezza che questa sera, qui, succederà qualcosa.
Ma non ci vuoi pensare e anzi ridacchi per farti coraggio.
L’aperitivo con sospetto
Nel frattempo, in una sala attigua, vengono serviti tutta una serie di bocconcini caldi. Ti precipiti per non rimanere indietro negli assaggi. Un eccellente frittino, un quadrato di torta e salsiccia, sfiziosi crostini, tutto appare goloso. E non riesci a fermarti: mangi tutto con voracità mentre attendi che la tua flûte venga riempita di bollicine. Mandi giù tutto d’un fiato ed inebriato prosegui la tua ricerca.
La dama nel caminetto
Una misteriosa dama è seduta nel grande camino del salone. Sola e pensierosa fissa la fiamma seduta accanto ad una tua amica. Provi a scattare una foto, ma la signora protesta con veemenza. Non vuole essere fotografata. Che strano, ricontrollando la foto appena scattata, lei non c’è. La tua amica si però, e si sta facendo una grassa risata! Le fai gesto di calmarsi, ma lei continua a ridere. L’aristocratica dama si è già dileguata. Eppure qualcosa si dovrà pur trovare. Non riesci a smettere di pensare che stasera, volenti o nolenti, l’assassino è tra noi. Ti fermano per offrirti l’ennesimo ghiotto antipasto. Non rinunci: avrai bisogno di tutte le tue forze per risolvere il caso.
Usa l’arte, non metterla da parte!
In effetti, guardando bene qualcuno c’è che che si distingue dagli altri ospiti in villa. Uno sguardo indagatore quanto il tuo sta vagliando, misurando e soppesando. E si aggira in ogni angolo dell’antica dimora. Decidi di affrontare la scalinata e te lo ritrovi a perlustrare la “Terrazza”, un suggestivo giardino d’inverno che da un lato guarda verso il parco sulle rive del Tevere e dall’altra sovrasta l’atrio interno della dimora. Ha tutta l’aria di aver scoperto qualcosa. Ma non parla. Del resto quello è il posto perfetto, ti dici. Ma come e quando sarà, questo no, ancora non lo sai.
Commercio e creatività artistica, l’anima di un evento che piace
Finito l’aperitivo, tutti gli ospiti sono pregati di accomodarsi nel salone. La cena sta per essere servita. Ma al tuo tavolo siede già una signora, anche lei solitaria come la dama del camino. Saranno parenti? Oramai non ti stupisce più nulla, nemmeno che, proprio al tuo tavolo si stia sedendo proprio ora anche il misterioso investigatore della “Terrazza”. Tutti i cinque attori de La Sarabanda Teatro (in alto da sinistra Loretta Bonamente, Alessandro Formica, Valentina Gianfranceschi, Mauro Silvestrini, Nicola Falocci) sono già all’opera. Che il giallo abbia inizio.