Un’antica fiaba si rivela fonte di ricchezza per rinnovare il nostro pensiero su noi stessi ed il mondo e progettare un cambiamento serio e duraturo. Partendo da noi stessi.
Conosci te stesso? |
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Identikit dello scorpione e della tartaruga |
Lo scorpione e la tartaruga l’antica fiaba |
Le trappole del pensiero dicotomico |
Pandemia e psicologia, una lettura nuova attraverso una fiaba antichissima
Pandemia e psicologia. Ci ripetono spesso che non sappiamo pensare, tanto mento su larga scala. Che siamo solo formiche senza voce, perse in un mare di fakenews. Ma la Pandemia 2020/21 (covid-19, Sars-cov) è una tragedia piena di nessi, di cause ed effetti legati alla legittima sovranità di un sistema circolare che collega l’operato umano al mondo naturale, al quale noi tutti siamo invece chiamati a dare il nostro contributo. Negli aspetti che riguardano l’origine del virus ed il suo contenimento, il sistema circolare mette a confronto cause ed effetti dell’agire umano e dell’interazione con l’evento pandemico. Così come un uomo scorpione ed una natura tartaruga proprio ora stanno interagendo da qualche parte. Meglio sapere chi sono e cosa vogliono.
Perchè mi hai punto, sei folle? No, è la mia natura!
Questa meravigliosa parabola è ricca di insegnamenti. Il primo riguarda il tema della fiaba. La natura umana ed, in seconda battuta, il suo interagire con il mondo naturale. Qui, infatti, di natura umana si parla perchè in natura l’istinto di sopravvivenza non permette alle tartarughe di far salire scorpioni sulle loro spalle. La fiaba, invece, prende in esame il caso in cui l’istinto di sopravvivenza è venuto meno per via di un’opera di convincimento. Quindi, chiamati in causa siamo noi della specie umana ed il rapporto con i nostri istinti. Ma, a ben guardare, la simbologia della tartaruga (vedi qui sotto) richiama anche un altro aspetto della questione. Secondo un’antica leggenda la madre terra è stata creata sul carapace di una tartaruga, ecco perchè riconoscere il lato tartaruga in noi e prendere consapevolezza della inevitabile interazione con il lato scorpione (nostro e di altri essere umani) è di vitale importanza anche per il nostro pianeta.
Pandemia e psicologia, chi è lo scorpione?
Lo scorpione è un’egoista, forse un narcisista patologico, uno sfruttatore, un manipolatore. E’ il lato distruttivo di ogni essere umano. Quello che prevarica e distrugge senza calcolare le conseguenze del suo agire, o senza dargli importanza. Se nelle persone questo lato prevale, diventano pericolose per se stesse e per gli altri. E la pericolosità degli uomini scorpione aumenta con il livello di responsabilità che hanno acquisito nelle loro comunità, nelle loro aziende, nei loro studi professionali o ambienti di lavoro.
Pandemia e psicologia. Chi è la tartaruga?
La tartaruga, neanche a dirlo, è la tipica politically correct. Crede alla capacità di miglioramento del genere umano è disposta a superare i propri pregiudizi e si sente pronta a sacrificarsi, oltre le proprie convenienze. La tartaruga è animata dallo spirito della crocerossina. Si appaga salvando gli altri. A dire di no si sentirebbe terribilmente in imbarazzo, andando a far parte della schiera di quelli che credono che le cose non possano cambiare in meglio, una volta tanto. Non che la tartaruga-crocerossina sia incapace di razionalità. E’ vero il contrario, pensa troppo. Certo, che l’ha riconosciuto quel tipo scorpione. Ed infatti la sua prima esclamazione è stata “Fossi matta!”. E’ chiaro che una parte di sè ha ben chiaro il quadro che riguarda l’archetipo dello scorpione. Non fidarti, non fidarti le ha sussurrato l’istinto atavico. Ma invano.
Pandemia e psicologia. Conosci te stesso
Il primo insegnamento della parabola in questione non riguarda tanto l’esistenza generica di certi lati della natura umana. Ma la consapevolezza che questi lati possano essere in noi e negli altri, senza che ce ne accorgiamo. Il primo fondamentale insegnamento è quindi la necessità di acquisizione di consapevolezza sulla nostra natura personale e su quella degli altri. Riconoscere di essere stati delle tartarughe e degli scorpioni in molte occasioni della nostra vita, è già un grande passo avanti.
Cosa fare se una tartaruga incontra uno scorpione
Ma poi quale lato prevale in noi e nelle decisioni che riguardano l’umanità intera? Un altro grande insegnamento è quello che riguarda le soluzioni nell’interazione tra scorpione e tartaruga. Se una tartaruga incontra uno scorpione, l’unica soluzione per la tartaruga sembrerebbe quella di declinare ogni invito, tanto più uno che comporta una presa di responsabilità a carico dello scorpione. D’altro canto la tartaruga non potrà mai e poi mai salvare lo scorpione da se stesso e nemmeno l’intera umanità dal lato scorpione. Se il suo istinto di sopravvivenza fosse ancora integro, lo saprebbe. Cosa può fare allora?
A chi è diretto il messaggio dell’antica fiaba
Tartaruga e scorpione continueranno ad incontrarsi fino a che la tartaruga non riconoscerà se stessa e lo scorpione. Lo scorpione sa già chi è la tartaruga e non si negherà mai all’incontro. Destinatario naturale del messaggio di questa antica parabola è perciò la tartaruga, che – per carattere e aspirazioni – desidera un cambiamento evolutivo nella propria vita e una pacifica e felice sopravvivenza della specie umana sul pianeta terra (vedi simbologia della tartaruga). Lo scorpione non può mettere a freno il suo istinto, la sua azione al cambiamento è perciò un’azione di morte, questo è il suo contributo.
La tartaruga può rimescolare le carte in tavola
A poter mettere in atto il cambiamento evolutivo in termini di sopravvivenza è quindi chiamata la tartaruga. Non c’è altra scelta. Ma dovrà stare molto attenta a giocarsi bene questa opportunità, pena la solita coltellata alle spalle e l’annegamento. Alla tartaruga spetta un compito arduo. Dovrà capire molte cose su di sè e sul mondo in cui vive, dovrà risvegliarsi dalle illusioni in cui è cresciuta ed imparare a riconoscere quali decisioni-scorpione vengono prese a suo discapito e a discapito dell’elemento terra che rappresenta.
Come viene manipolata la tartaruga
L’individuazione di schemi comportamentali dettati dal pensiero dicotomico e da un body shaming spesso latente, è già un primo passo. Tuttavia la sfera interessata non è solo quella umana e comportamentale. In ballo c’è molto di più, quando la tartaruga ne diventerà consapevole, saprà anche che c’è molto da lavorare molto per risanare l’ecosistema compromesso o dai salti di specie o da altre manipolazioni. Affinchè non sia troppo tardi.
La tartaruga come simbolo
Madre terra è stata creata sul carapace di una tartaruga. Turtle Island è il nome del Nord America ma anche di tutta la terra per i nativi americani. Proprio perchè nel loro mito fondativo la creazione della terra fu possibile attraverso la tartaruga che simbologgia la dea madre anche in altre culture.
Nell’induismo la tartaruga (Kurma) ha un’analoga funzione di sostegno dell’energia benefica che alimenta la vita. E’ lei a sostenere il monte Mandara (o Meru) attraverso il quale si produce il nettare della vita.
La tartaruga nera è uno dei quattro simboli delle costellazioni cinesi ed, insieme al serpente, è simbolo sacro di longevità. Nel romanzo mitologico Viaggio in Occidente, un classico della letteratura cinese, pubblicato amonimo nel 1590 e attribuito all’erudito Wú Chéng’ēn, Xuanwu era un re del nord. Tale re aveva due generali un “generale tartaruga” e un “generale serpente”. Il re divino aveva un suo tempio sulle montagne Wudang a Hubei. E ora, sui lati opposti di un fiume di Wuhan, capitale dell’Hubei, sembra esistano ancora un Monte Tartaruga e un Monte Serpente.